giovedì 26 aprile 2012

Il perchè del blog...parte 3° (e credo ultima!:))

Buongiorno ragazze
oggi vorrei condividere con voi il discorso dell'allattamento al seno...
soprattutto per chi come me l'ha affrontato per la prima volta!


Prima di partorire lo consideravo come l'apice della simbiosi tra la mamma e il suo bambino e non vedevo l'ora che capitasse anche a me questa esperienza.
...
Appena Ian è nato me l'hanno attaccato e subito lui ha capito come funzionava...una grande soddisfazione che credevo cmq essere scontata...in seguito ho scoperto che l'attaccamento istantaneo non era era scontato proprio per niente...
ci sono casi in cui il bimbo non si attacca quindi in ospedale gli viene data la glucosata (zuccheri) per nutrirlo finche lui non impara ad attaccarsi.

Lasciando perdere i dettagli seri dell'allattamento che affronetremo sicuramente in un altro post, vi racconto il mio stato d'animo in proposito in maniera un po' ironica come nei post precedenti.

Intanto io allattavo  A CHIAMATA e parliamo sempre del primo periodo...il periodo più terribile!

Ian ciucciava praticamente sempre, non per essere volgari ma avevo la tetta fuori 20h su 24!
Non ne potevo più!
Mi faceva male quando si attaccava, mi faceva male quando si invenava il latte, mi succhiava all'inverosimile!
Non vi dico i sensi di colpa...mi sentivo male a pensare che doveva essere una cosa di cui avrei dovuto essere felice e che invece quasi detestavo...:(

Ovviamente mi sentivo dire di tutto dalle vecchie comari relativamente all'allattamento a chiamata."Non va bene perchè lo abitui male!". "Se ha sempre fame il tuo latte non era abbastanza nutriente." "Perchè non gli dai acqua o camomilla per tirare avanti" etc....
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh...sclero!!

Già è difficile imparare a star dietroa un bimbo, figurarsi con chi ti critica in continuazione .
Quante volte volevo mollare! Non ce la facevo più!

Tra il dolore fisico, lo stress psicologico e il tempo limitativo che avevo (nn riuscivo quasi nemmeno a farmi una doccia!)...ero decisamente provata!
Oltre alle comari ci si mette anche la comare delel comari (per non far nomi!) a dirmi "Perchè non gli dai una giuntina!Sei troppo magra!...Tanto col latte artificiale crescono bene lo stesso e tu hai più tempo per te!"...
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!Te dao!!!

Veramente tra tutte queste difficoltà non trovavo quel lato meraviglioso di cui tutti parlavano...e mi stavo per arrendere.
Il mio quasi marito mi ha detto di portare pazienza che ce l'avrei fatta e sarebbe andato tutto bene!
Dovevo solo mettermi tranquilla e serena.
E così è stato.
Con un po' di tempo e tanta pazienza Ian ha trovato i suoi ritmi.
Ogni bambino ha i suoi tempi: c'è chi ci mette un mese, chi 3, chi 5!
Non importa.
La cosa essenziale è che noi siamo serene!
Non dobbiamo dar retta a nessuno, fare ciò che ci sentiamo noi. Perchè noi siamo le mamme e solo noi conosciamo quel mollusco di cui ci prendiamo cura 24h su 24!
Il linguaggio che si instaura tra mamma e bambino è straordinario. Ma ha i suoi tempi.
Dobbiamo avere pazienza con lui, ma soprattutto con noi stesse.
Non lo si impara subito.

Ian adesso ha oltre 5 mesi e lo allatto ancora io e ne vado fiera!
Pesa 8,200 kg...alla faccia di chi mi diceva che non era nutriente!
Finora non si è preso nemmeno un raffreddore! (nonostante la sua mamma e il suo papà hanno avuto l'influenza due volte in tutto l'inverno!)

Sono subentrate molte difficoltà nell'arco di questi mesi perchè ci si son messe le coliche e pure la dermatite e quindi le diete forzate a cui m son sottoposta son state difficili.

Allattare il proprio bimbo, per chi  ha questa fortuna, è davvero comodo e bellissimo!
C'è chi adora questa da subito, o chi, come me, deve un po' abituarsi...
Ma avere l'ORO BIANCO (così lo definisce qualcuno) è davvero un gran dono!




1 commento:

  1. Ciao Prema, la definizione "oro bianco" credo sia davvero calzante, sia per il costo del latte artificiale che per i vantaggi dell'allattamento al seno. Però io nelle ultime settimane ho parlato un po' con una persona che non ha potuto allattare e la situazione è davvero frustrante per lei. Mi auguro che con un po' di ironia si trovi il giusto equilibrio tra la promozione dell'allattamento al seno e la comprensione che qualora non sia possibile è sempre meglio trovare il lato positivo (come faceva Pollyanna).

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