lunedì 1 ottobre 2012

...Ciao Beppe...

DEDICATA AL MAESTRO BEPPE NORDIO

Chiedo scusa ai miei lettori se intrometto in questo blog un post che non centra nulla con la maternità e argomenti vari.
Oggi voglio condividere con voi un momentodi grande sofferenza che ha lasciato dentro me e la mia famiglia un grande vuoto.


Circa una settimana fa è venuto a mancare il maestro Giuseppe Nordio, conosciuto da tutti come Beppe.
Noi siamo venuti a saperlo dal giornale. Ero a casa dei miei genitori e mio cognato ci ha chiamato avvisandoci dell'avvenimento. Ci siamo tuffati dal giornalaio a comprare il giornale.
"Maestro trovato morto in casa"
Questo il titolo dell'articolo.
Non essendosi presentato a scuola (la scuola Zanella presso cui lavorava da anni) e conoscendo la puntualità della persona e le sue abitudini, gli insegnati hanno chiamato le forze dell'ordine che si sono dirette a casa sua dove lo hanno trovato deceuto nel letto.
Il venerdì è avvenuta l'autopsia.
Non si hanno ancora notizie certe ma sembra che alzandosi dal letto sia stato preso da un malore e poi si sia ricoricato. Lì è deceduto.
Aveva quasi  57 anni. Li avrebbe compiuti il 7 novembre.

Beppe era conosciuto da quasi tutta Vicenza e provincia per la sua capacità a stare coi bambini. sapeva insegnare e stimolare allo studio e allo sport. Tornei di scacchi e dama erano spesso vinti dalle squadre dei suoi ragazzi. D'estate si occupava di centri estivi e di varie gite. Aveva fondato, se non sbaglio, L'AICS Aurora.
I ragazzi erano la sua vita. Da sempre.
Era in gamba.
Credo sarà difficile, se non impossibile, sostituirlo.

Questa è la sua vita.

Questa è la sua vita con me e la mia famiglia.
La mia famiglia lo conosce da sempre.
E' cresciuto con mio papà.
Hanno studiato e lavorato insieme.
Frequentava regolarmente la nostra casa. Da sempre.
Lui è cresciuto con i miei genitori. Ha visto crescere me, le mie sorelle e mio fratello. Ha conosciuto i nostri figli.
Benedetta, mia nipote, aveva appena imparato a dire "Bepe".
Faceva tanto ridere perchè lo diceva con la "e" stretta...
Lui regolarmente con la sua tuta e scarpe da ginnastica (d'inverno rigorosamente con il pile) arrivava col suo motorino. Clacksonava e noi aprivamo sapendo che Beppe era arrivato.
Era di famiglia da sempre.
Si beveva la sua mokkona di caffè e si parlava di qualsiasi cosa.
Si discuteva molto animatamente alle volte.
Ma era una persona piena di buon senso e gli piaceva discutere con me, come io adoravo discutere con lui. la pensevamo sempre allo stesso modo.
Mi mancherà da morire parlare con lui.
Io sono cresciuta con lui.
Non sono stata sua alunna.
Ma ho fatto i centri estivi da bambina e da animatrice da grande.
Non è stato facile.
Da bambina ci faceva camminare kilometr ie kilometri....cavolo avevo 6 anni!!!
Da adulta mi portava tutte le sue dispense da studiare per far fare i lavoretti ai banbini...panico!
Io pensavo di non esserci minimamente portata. Secondo lui ero brava.

Veniva regolarmente a casa mia. Chiedeva sempre a mia mamma di registrargli dei film. Che lui avrebbe guardato studiato e forse poi condiviso coi suoi alunni. Mi chiedeva le mie dispense di naturopatia. Voleva studiare. Voleva sapere. Era una persona estremamente colta.
Da giovane andava regolarmente con mio papà alla SMAU...quando ancora era una bella fiera!
Adorava l'informatica!

Come dicevo, sempre in tuta e scarpe da ginnastica...sempre! sempre sempre sempre! Se non avessi le foto ricordo del matrimoio di mia mamma, non crederei al fatto che quello è stato , credo, l'unico evento in cui indossava pantaloni e scarpe eleganti...e in ogni caso non era un completo!
Era impossibile considerarlo vestito diversamente...infatti chi è andato a salutarlo e lo ha visto vestito "bene" ha detto "Non è lui!"...

Io non so cos'altro dire.
Il venerdi prima del decesso, al solito era a casa di mia mamma. Le raccontava di quanto era soddisfatto del suo ultimoa cquisto. Una nuova fotocopiatrice che fotocopiava da sola ante retro. Si perchè Beppe si arrangiava. In 40 anni ha visto la scuola cambiare. L?insegnamento, i programmi, i tagli..hanno cambiato la scuola. Ma non hanno cambiato lui. Che si arrangiava a far avere ai ragazzi tutto il possibile. Sempre.
Lui dava il meglio di sè in ogni occasione.

Beppe lasci un un grande vuoto dentro tutti noi.
Davvero.
Io voglio credere che Dio abbia bisogno di grande insegnate per far tirar dritto un po' di ragazzini :P

Mi manchi già e mi mancherai tantissimo.

Si sa mai, dovessi capitare col motorino dalle nostre parti, fermati al solito a bere il caffè con noi!

Ti amiamo

4 commenti:

  1. Io il maestro Beppe l'ho conosciuto un anno fa, quando mio figlio di prima ha iniziato a frequentare le lezioni di basket e poi i tornei di dama. Nemmeno un anno e già ci eravamo affezionati entrambi. Anche mio marito. Anche mio papà, che andava a prendere o accompagnava mio figlio alle lezioni. Beppe sapeva andare dritto dove doveva arrivare e sembrava capire i bambini al volo. Beppe regalava a tutti delle caramelle per festeggiare la vittoria e addolcire la sconfitta. Ti insegnava a vincere e ti insegnava a perdere e ti insegnava a divertirti rispettando le regole. Ti dava fiducia anche se ti sentivi una frana. Questo è il poco che ho capito di lui nel poco tempo che ho avuto per conoscerlo. Anna

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  2. Caro Beppe


    Ogni Seme che tu hai messo nel Cuore di ogni Bambino

    ha dato il suo Frutto,

    come la Terra Fertile

    che facilmente si nutre dal Cielo

    di ogni Raggio di Sole d'estate

    e d'ogni Goccia di Pioggia d'autunno.

    I tuoi Insegnamenti hanno guidato e rafforzato i Bambini,

    con slanci appesi di giochi e divertite risate,

    dove la Vita si forma;

    per poi diventare nel tempo

    giovani Uomini e Donne,

    dando così, a loro volta, Nuova Forma alla Vita.


    Apprendo qui, soltanto ora, della tua morte,

    in questo luminoso chiudersi di serata estiva,

    poco prima del Tramonto.

    Tu mi diresti: «Non importa», «Così va la vita»

    e terresti in silenzio questa tristezza dentro per te.

    Ma io, che ti ho conosciuto,

    voglio invece omaggiarti almeno di un verso,

    ricordandoti che il seme caduto a terra non muore,

    ma silenziosamente si schiude;

    forse, da qualche altra parte,

    dove il Buon Seminatore

    ha coltivato con amore la Sua Fertile Terra,

    in ogni Tenero Cuore

    dei Suoi Tanti Amati Bambini:

    Nessuno Escluso.



    Lina Di Iorio

    (tua collaboratrice CRE 1988-2002)

    Domenica 11 agosto, 2013

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